TORNATI (A CASA) PER TEMPO:
UNO SPETTACOLO CHE DIVENTA UNA SERIE.
QUATTRO PUNTATE DAL 29 NOVEMBRE AL TEATRO STABILE
Un progetto teatrale che diventa una serie, da condividere col pubblico non in streaming ma dal vivo, attraverso quattro puntate che andranno in scena in Sala Verga, a partire dal prossimo 29 novembre: è il progetto di Tornati (a casa) per tempo, nato da un’idea di Nicola Alberto Orofino e prodotto dal Teatro Stabile di Catania.
La drammaturgia è stata curata da quattro autori siciliani – Roberta Amato, Giovanni Arezzo, Nicola Alberto Orofino, Alice Sgroi -, in scena ci saranno quattro attori – Salvo Drago, Luca Fiorino, Carmen Panarello, Cristiana Raggi, con la voce fuori campo di Filippo Luna – e le quattro puntate, per quattro lunedì di seguito, svilupperanno il giallo di una storia familiare attorno alla morte di un rinomato attore d’orchestra: i suoi tre figli torneranno nella casa paterna giusto in tempo per celebrare il funerale e leggere il testamento. Tre fratelli che per anni non si sono né visti né sentiti, praticamente estranei che si sono tenuti d’occhio a distanza, saranno costretti a fare i conti con il loro passato, e soprattutto con il loro futuro.
Il 29 novembre alle 20.45 sarà possibile assistere al primo episodio, Tutta la puzza della vita, il 6 dicembre alle 20.45 sarà replicato il primo episodio e alle 21.45 sarà possibile assistere al secondo, Della tua divina immagine, il 13 dicembre allo stesso modo sarà replicato il secondo episodio seguito dal terzo, Elogio del silenzio, mentre il 20 dicembre andranno in scena il terzo e il quarto episodio, Tutto grasso che cola.
Ogni spettatore potrà decidere liberamente come fruire delle quattro puntate, anche acquistando un mini-abbonamento da 32 euro.
«Abbiamo cercato di capire come il concetto di serialità, che oggi trionfa in tv e in streaming, potesse essere applicato allo spettacolo dal vivo, al teatro», spiega il regista Nicola Alberto Orofino: «E ci siamo divertiti ad impiegare i cliché delle serie tv contemporanee (riassunti delle puntate precedenti, ordine artificiale e non cronologico degli eventi, suspense del finale di puntata, finale di stagione aperto). Il risultato è un racconto che spazia nei generi e nelle forme del teatro (commedia, monologo, testo corale, tragedia…), in cui nulla è come sembra. Un racconto che crediamo possa essere esaltante ed emozionante per il pubblico».
«Una produzione – commenta la direttrice del Teatro Stabile di Catania Laura Sicignano – che si inserisce nel filone della valorizzazione della nuova drammaturgia siciliana, questa volta ad opera di un gruppo di giovani autori/attori che scrivono su commissione del Teatro Stabile direttamente per la scena, sotto la guida registica del catanese Nicola Alberto Orofino, regista che in questi anni abbiamo coinvolto in molteplici progetti. La serie teatrale, raramente frequentata in Italia, è una forma nuova di affrontare la scrittura drammaturgica: crediamo che uno Stabile debba anche cercare nuove forme, affrontare nuove sfide e scommettere sui nuovi talenti per coinvolgere un nuovo pubblico».