La millenaria cavea dell’antichità greca gremita per salutare con la grande musica firmata Coro Lirico Siciliano il nuovo anno.
CLIP VIDEO: https://mab.to/t/fvNhpRIlqAI/eu1
Un vero e propri trionfo di luce e musica quello che si è avuto nell’impareggiabile bellezza della cavea dell’antichità greca che si erge sontuosa e armonica sul golfo di Patti. Per la prima volta in assoluto nella storia culturale della Sicilia il Coro Lirico Siciliano ha realizzato un trascinante e frizzante recital lirico sinfonico per inneggiare all’amore e all’eternità nel millenario Teatro greco di Tindari in occasione del Capodanno 2024.
Le isole Eolie quale scenario mozzafiato, una temperatura mite che si univa armoniosa alle sublimi voci degli artisti lirici e dell’Orchestra sinfonica, l’energia del mito che continua ad anelare tra le sacre e vetuste pietre dell’antica Tindari, hanno suggellato un successo senza precedenti.
Tra le pagine più accattivanti e immortali dei compositori operistici è stato subito un crescendo di pure emozioni. Estratti da “La Traviata”, “Cavalleria Rusticana”, “Gazza ladra”, “La Boheme”, “Carmen”, etc hanno incantato il gremito pubblico accorso per questa occasione inedita e veramente unica realizzata in collaborazione con il Parco archeologico di Tindari, diretto da Anna Maria Piccione e guidato artisticamente dalla vulcanica Anna Ricciardi, anche grazie all’apporto degli enti locali, quali la Pro Loco pattese e quella della frazione di Tindari.
Maria Francesca Mazzara, soprano palermitano di caratura nazionale, ha dato sfoggio della sua padronanza tecnica e della duttilità vocale; tra agilità e virtuosismi ha appassionato la platea della cavea di Tindari con la sua voce cristallina e svettante; ottime anche le interpretazioni di Federico Parisi, tenore, e Alberto Munafò Siragusa salutati da continue ovazioni.
Passionale e vibrante la direzione di Filippo Arlia, già direttore principiale del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, alla guida della compagine orchestrale divenuta ormai in residence nei Teatri dell’antichità siciliana, l’Orchestra Filarmonica della Calabria.
Un vero e proprio viaggio tra i grandi compositori del melodramma italiano con un omaggio al sommo compositore toscano, Giacomo Puccini, in occasione delle celebrazioni del centenario; un’anticipazione della speciale edizione del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, manifestazione di prestigio internazionale che si svolge nei mesi di luglio, agosto e settembre nella terra degli dei, nei più bei teatri antichi siciliani e del Mediterraneo, che proprio nella cavea del Teatro greco di Tindari metterà in iscena l’incompiuta pucciniana, Turandot, nell’agosto 2024.
Alla trascinante musica d’autore si è anche unito il ricordo etico e morale; il direttore artistico e musicale del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, Francesco Costa, ha infatti omaggiato il giornalista Giuseppe Fava, proprio in occasione del quarantennale della morte (5 Gennaio 1984 – 224) con l’accorato, intimo e spirituale intermezzo della principale opera del verismo italiano, Cavalleria Rusticana. In occasione dell’edizione 2024 della kermesse artistica dedicata alla valorizzazione dei beni culturali dell’antichità vi sarà infatti un’occasione musicale e culturale interamente dedicata al noto giornalista siciliano vittima di mafia per celebrarne non solo il ricordo, in occasione del quarantennale, ma soprattutto il messaggio, la voce e lo spirito di libertà.
Immancabile, infine, la parte tipicamente “viennese” con i classici valzer di Johann Strauss, capolavori della tradizione classica, e il repertorio operettistico.
Anche le magiche atmosfere di questo inizio di anno, sono state allietate e vissute, dunque, attraverso la parola, il canto, la musica, linguaggio universale di pace, cultura e bellezza attraverso un ambasciatore d’eccellenza della nostra terra, il Coro Lirico Siciliano, che, nel pieno fulgore di una carriera costellata di crescenti successi, si pone ad attici livelli artistici nazionali e internazionali.