di Stefano Dentice
Un potere ascetico espresso in note che lascia con il fiato sospeso, denso di quel pathos che tocca le corde interiori più recondite, facendole vibrare attraverso un ammantante calore umano. Amaranto è la nuova creatura discografica in “Piano Solo” di Francesco Cataldo, chitarrista, pianista, compositore e arrangiatore dalla profonda sensibilità artistica e dalle rare virtù umane. Pubblicato dalla storica etichetta Alfa Music, questo album consta di tredici brani originali figli della fertilità compositiva di Cataldo. Amaranto è un vero e proprio cammino spirituale in musica, un ritratto sonoro dalle intense colorazioni impressionistiche, dal mood eurocolto, dalle speziature mediterranee, in cui il concetto imprescindibile è quello di pensare per sottrazione. È un disco in cui ogni singola nota è ponderata, centellinata, vissuta interiormente in modo sorgivo, con munificenza interpretativa e toccante candore espressivo. Per Francesco Cataldo le pause e la dinamica assumono un valore inestimabile, come fossero acqua nel Sahara. Il musicista siciliano tratta gli ottantotto tasti come se indossasse guanti bianchi di velluto, per sfiorarli, accarezzarli, lasciandosi ispirare e guidare da uno spirito irenico che profuma di purezza d’animo, di tenerezza. Amaranto è un inno all’umanità, dell’umanità, per l’umanità, che scuote dolcemente dal torpore emotivo.