A te che adesso giaci sul tuo letto bianco come fiore crocifisso
coi tuoi petali strappati dalla vita, la tua linfa inaridita
e il muto stelo ripiegato al freddo delle ombre che trafiggono
il tuo cuore, a te che nutri il tuo respiro di preghiera
tra i gemiti dell’anima reclina sul tramonto, a te che porgi
tremula la mano alla carezza per alleviare il pianto
di questi occhi supplici sul viso tuo di perla,
a te che strazi il cuore con la luce di un sorriso,
regalerò i miei giorni come gocce di rugiada perchè
scorrano sui petali assetati d’alba dei tuoi anni in fiore,
regalerò il mio tempo travestito di ricordi e voli soffici
di rondini nel cielo, di radiose spiagge accarezzate
dalle onde nel mormorìo dei venti tra le ali di un airone,
innalzerò per te tra i fili d’oro un aquilone che navighi
leggiadro nell’azzurro a rincorrere i tuoi sogni, e luci
di speranze tra i sentieri delle stelle, scivolate come
polvere d’argento ad illuminare il cuore . . .
Io scalderò col mio respiro le tue mani e le mie
labbra accosterò alla tua fronte, nell’ora che verrà
con le ali fredde della notte a spegnere i tuoi occhi,
e finchè palpito di vita scalderà il tuo cuore, finchè
un’ultima scintilla del mio pianto righerà il tuo viso,
continueremo ad inseguire un aquilone coi suoi venti
di speranza dentro il sorgere del sole…e il nuovo giorno
accenderà i suoi raggi nel profondo dei tuoi occhi.
Quella linfa di speranza dentro l’anima silente
inginocchiata a un capezzale, quella voce di preghiera
che ha lavato col suo pianto i duri chiodi della croce,
quelle mani ancor protese a riscaldarti il cuore,
fresche gocce di rugiada sui tuoi petali stremati,
nutriranno gli anni tuoi ancora appesi a un aquilone,
con le calde ali bianche ad inseguire il sole . . .
Io ti incontrerò nel vento che accarezzerà il tuo viso,
come rondine che torna col suo canto a primavera
e respirerò i tuoi giorni dentro il calice di un fiore
trapuntato di rugiada nell’argento delle stelle,
io ti guarderò negli occhi e dentro l’anima infinita,
dove batterà il tuo cuore, con la forza della vita . . .
Lascerai il tuo letto vuoto dentro il buio della stanza,
ti solleverai col vento, sulle ali di speranza,
lascerò su quel cuscino con l’odore del tuo viso
quella rosa ancor bagnata da una lacrima di pianto,
lascerò che il mio dolore si rivesta di sorriso
e nel fiume della vita…
ti starò per sempre
accanto…
Luigi Antonio Pilo