SantaTeresa di Riva (ME). Città di mare, antiche torri e moderne sculture

 

di Mariapia Crisafulli ( scritto per un concorso a tema ) –

Se un giorno all’improvviso lasciassi per sempre S. Teresa (S. Teresa di Riva, Messina) avrei molte cose da portarmi dietro. Ogni paese, per quanto piccolo e diroccato, agli occhi di chi ci vive appare quasi un reame senza tempo: è vero. Eppure posso assicurare che chiunque soggiorni a S. Teresa, anche solo per pochi giorni, conoscerà una nostalgia difficile da scalfire.

È una città di mare, antiche torrie moderne sculture, Bandiera Blu 2017. Cos’è la Bandiera Blu? Il più prestigioso riconoscimento internazionale riservato alle località che si distinguono per i migliori standard ambientali e turistici delle proprie coste. Sì, questa che verrà sarà un’estate molto caotica! Ma non ci dispiace: il santateresino doc ama “i furisteri di ferraustu”, tutti quei villeggianti che invadono le nostre strade a partire da fine luglio; li ama perché da buon siciliano, seppure schivo e di poche parole, ama chi apprezza la sua terra.

Passeggiare sul nostro lungomare è un toccasana: spesso c’è traffico, clacson molesti che si confondono, però, col sapore sapido dello iodio sulle labbra, quando tira il vento. E con sorrisi che, se incontri, ti rallegrano la giornata, magari offrendoti un caffè o una granita con la brioscia. Ci conosciamo tutti, qui; siamo circa diecimila abitanti ma ognuno ha modo di distinguersi per una o più caratteristiche: il cosiddetto personaggio. Ci sono anche molti artisti a S. Teresa: scrittori, attori, poeti, pittori, musicisti, registi, atleti che hanno toccato vette altissime: le Olimpiadi di Rio, la Serie A di pallavolo. Molte associazioni, inoltre, cooperano sul territorio, supportate dall’amministrazione comunale di turno; ecco perché le manifestazioni, sia ricreative sia culturali, abbondano e attirano (Notte Bianca, Carnevale dello Jonio, Festa della Primavera, concerti, premi letterari, tornei sportivi…). A S. Teresa difficilmente ci si annoia, soprattutto in questo mese di giugno, per via delle elezioni amministrative che vedono scendere in piazza lo spirito più profondo -non sempre raffinato- della nostra cittadina.

Io ho viaggiato molto per l’Italia, conosciuto e ammirato innumerevoli realtà, però lo stare fuori per più di una settimana mi suscitava una dispettosa nostalgia. L’ho detto in premessa: se lasciassi per sempre S. Teresa, sarebbe difficile recuperare altrove gli stessi stimoli; dovrei portarmeli per forza dietro con la conseguenza di restarne sopraffatta: è la fortuna/condanna, questa, di ogni uomo figlio della propria terra. Specialmente se alla propria terra, natali e trascorsi a parte, si è profondamente grati.