Come possono le parole non dette guastare definitivamente un’antica amicizia? In “Pour un oui ou pour un non” di Nathalie Sarraute basta la sola intonazione della voce – meno ancora di un sì o di un no – a provocare lacerazioni profonde: un banco di prova per due funamboli della parola come Franco Branciaroli e Umberto Orsini, che porteranno il testo in scena nella Sala Verga del Teatro Stabile di Catania dal 15 al 20 febbraio 2022.
La commedia di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del novecento, che ha occupato un posto importante nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, mette al centro della scena proprio la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità: due amici che si ritrovano dopo un non motivato distacco si interrogano sulle ragioni della loro separazione e scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni” a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati. Ogni “intonazione” può essere variamente interpretata dalla disposizione d’animo di chi l’ascolta. Per questo il titolo nella nostra lingua ha solo un’apparente valenza speculare: “per un sì o per un no” è quel nulla che può cambiare tutto, quel nonnulla che provoca ferite insanabili.
Sulla complessità della prosa della Sarraute, Franco Branciaroli e Umberto Orsini si ritrovano sulla scena dopo tanti anni per dare vita con la loro abilità al terribile gioco al massacro che la commedia prevede. A guidare questo gioco sarà uno dei maestri indiscussi dello spettacolo, Pier Luigi Pizzi, nell’allestimento prodotto da Compagnia Orsini e Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Centro Teatrale Bresciano.
Si ricorda agli spettatori che in base alle ultime disposizioni del Governo sarà possibile accedere in Teatro solo con Green pass rafforzato e mascherina di tipo FFP2.