messinese: Mamertino, Faro e Malvasia delle Lipari, accolta con entusiasmo dalla
città di Messina. Un successo oltre l’immaginazione.
Attori principali: i vini e i loro produttori, eroi contemporanei che si ergono nella difesa e
valorizzazione del territorio.
Regia: l’Associazione Italiana Sommelier Sicilia che da più di vent’anni si fa portavoce della cultura
del bere bene, consapevole e informato.
Questi gli elementi trainanti di un successo chiamato ME–DOC. In scena al Teatro Vittorio Emanuele
a Messina lo scorso weekend. La città ha accolto con entusiasmo il progetto di riunire insieme le tre
eccellenze del territorio quali i vini delle Doc Mamertino, Faro e Malvasia delle Lipari chiamati a
sfoggiare i loro tratti migliori, e a raccontare con essi il meraviglioso terroir che li rende prodotti
unici, apprezzati in tutto il mondo che non temono il confronto con i grandi nomi del mondo
enologico internazionale e nazionale.
In questi due giorni si sono raccontati hanno fatto emozionare ed hanno saputo aprire un dialogo
costruttivo con il territorio che li contiene e a fare sistema per poter brillare sempre di più nel
complesso e variegato mondo del mercato vitivinicolo.
La rassegna, contenitore di questi presupposti ambiziosi, è iniziata Sabato 18 marzo: al mattino si è
svolto a porte chiuse il primo concorso enologico ME–DOC che ha visto impegnati i degustatori
ufficiali AIS Sicilia che hanno degustato alla cieca i vini, premiati poi nelle varie categorie domenica
19.
Sei sono state invece le degustazioni guidate dove i degustatori ufficiali Ais Sicilia accompagnati dai
produttori hanno acceso un focus sulle specificità dei singoli vini e delle peculiarità che li differiscono
valorizzando al meglio gli specifici territori: “Il Faro dello Jonio” e “Il Faro del Tirreno” doc che
ricadono nella città di Messina, aprono già dal Sabato pomeriggio registrando il sold out diversi
giorni prima della manifestazione, grande interesse di pubblico tra appassionati, operatori e stampa
di settore, guidate rispettivamente dal Presidente Ais Sicilia Francesco Baldacchino con il
responsabile Eventi Ais Sicilia Gioele Micali e dalla Vicepreside Ais Sicilia Maria Grazia Barbagallo
con Francesca Scoglio consigliere regionale Ais Sicilia. Domenica invece si punta lo sguardo in
provincia e sulle isole con due degustazioni sul Mamertino, Bianco e Rosso un successo di pubblico
e di prodotto che ha saputo emozionare, condotte rispettivamente da Camillo Privitera Consigliere
Ais Nazionale, Luigi Salvo Responsabile concorso enologico e delegato di Ais Palermo con Antonio
Lipari, Dolce Naturale in comparativa con il Passito delle stesse aziende e abbinate a dolci tipici
offerti dalle pasticcerie Nicotina e Lillo Freni condotta da Grazia di Paola Degustatore Ufficiale Ais
Sicilia e da Francesco Italiano Delegato Ais Messina, e una batteria conclusiva di ben nove Malvasia
delle Lipari Passito condotta dal Miglior Sommelier di Sicilia Piero Giurdanella.
I momenti clou dell’evento hanno visto un dibattito d’apertura sabato pomeriggio di grande
interesse informativo e divulgativo: seduti gli uni accanto agli altri i presidenti e rappresentanti dei
tre consorzi di tutela hanno condiviso le storie antiche e contemporanee legate ai rispettivi vini
raccogliendo la spinta di AIS verso un futuro di perseveranza e crescita, con l’appoggio del Sindaco
Federico Basile e dell’onorevole Giuseppe Lombardo e l’intervento del presidente del Teatro Vittorio
Emanuele, Orazio Miloro, che sottolinea come la cultura enogastronomica debba essere affiancata
alle altre forme di cultura.
Il dibattito si apre anche su un argomento spinoso come vino e salute con l’intervento del Professor
Massimo Raffaele dell’università degli studi di Messina, queste le sue parole:
mezzo sta la virtù: l’etanolo a bassissime dosi è meraviglioso, però può diventare un
problema in dosi eccessive.
Ma se si beve il vino al pasto, soprattutto nella dieta Mediterranea, questa va a
controbilanciare l’effetto etanolo negativo, e queste sono cose importanti che vanno
dette.
Una seconda sinergia sta nel cosa bevo, cosa mangio e quanto mangio.”
Domenica interamente dedicata agli attori protagonisti: i banchi d’assaggio, aperti fin dal mattino
hanno offerto alle aziende produttrici la possibilità del contatto diretto con il pubblico, attento ed
esigente, esponendo e raccontando il loro prodotto le loro esperienze produttive e le realtà che ci
sono dentro ad un calice di vino buono.
Infine la premiazione dei vini vincitori del primo concorso enologico ME–DOC: grandi emozioni, colpi
di scena e standing ovation per i vini top, innovativi, piacevoli e gastronomici di ogni tipologia.
Un arrivederci ad una nuova edizione nel 2024 grazie all’invito del Sindaco Basile che ha sposato il
progetto fin dall’inizio e che con grande orgoglio lo propone come appuntamento fisso nella sua
Città!
Giusy Mauro
Responsabile Comunicazione Ais Sicilia
Storia, mito, tradizioni, enografia e sviluppo delle 3 denominazioni messinesi di Faro, Mamertino e
Malvasia delle Lipari, sotto la conduzione del giornalista e responsabile regionale del gruppo dei
Degustatori di AIS Sicilia Luigi Salvo, con la presenza dei rappresentanti dei consorzi di tutela e
del mondo del vino, docenti dell’Università degli Studi di Messina, pubbliche autorità locali e
rappresentanti regionali e nazionali di AIS Sicilia e AIS Italia.
SABATO 18 MARZO · Ore 16,00 · Teatro Vittorio Emanuele, Messina · Sala Sinopoli
Federico Basile, Sindaco di Messina
Un evento come MEdoc, nato dall’esperienza AIS e dalla volontà dell’Associazione di essere
presenti a Messina e che devo dire ha un nome è una grafica accattivante, non si era mai
ravvisato nella nostra Città, quindi lo prendiamo come un punto di partenza importante per
sviluppare in sinergia altre iniziative di questo tipo. Da oggi deve partire un ragionamento ancora
più importante per far conoscere i nostri produttori e il territorio. MEdoc è un evento che pu fare da
volano per vivere al meglio l’esperienza enologica del messinese. Ognuno di noi deve farsi
ambasciatore del proprio territorio e quindi partecipare e promuovere a questi eventi sarà
sicuramente uno degli obiettivo che mi pongo come amministratore di questa Città.
Orazio Miloro, Teatro Vittorio Emanuele Messina
Proprio in questo teatro si è svolto, diversi anni fa, un primo evento di promozione dei prodotti
vitivinicoli del nostro territorio. Fu un inizio interessante che oggi ci vede nuovamente in questo
luogo a parlare nuovamente di queste eccellenze. Perché il teatro? Perché la cultura vitivinicola, la
cultura enogastronomica, pu e deve essere associata alle altre culture del nostro Paese, la cultura
è tutto ci che forma le coscienze dell’individuo, è la conoscenza del territorio e deve rappresentare
anche la capacità di trasmettere l’appartenenza ad un territorio. Quindi il teatro è il luogo che
unisce queste arti e che mi auguro unisca sempre più i diversi attori al fine di promuovere sempre
più e sempre meglio il territorio nel suo complesso.
On. Giuseppe Lombardo, ARS
Ho sempre lavorato per il territorio, soprattutto per il mondo agricolo, e la verità è che negli ultimi
anni si è fatto tanto, e questo evento è la prova che in questo mondo si sta facendo molto e che c’è
interesse. Questo significa che è un settore in cui bisogna investire tanto. Da parlamentare il mio
impegno è quello di stare vicino ai produttori e alle associazioni come AIS per portare avanti
iniziative come queste.
Francesco Baldacchino, Presidente AIS Sicilia
Ringrazio l’amministrazione e le istituzioni che ci hanno permesso la realizzazione di questo
evento, ringrazio l’ente teatro, i consorzi che hanno aderito, i produttori che hanno creduto in
questa manifestazione. Oggi si svolge anche il primo concorso MEdoc che nasce per valorizzare
non un singolo vino ma più vini per tipologie, essendo questo evento dedicato ad un territorio che
offre diverse specificità enologiche. Questa provincia esprime una grande varietà di prodotti e
questo rappresenta una marcia in più il territorio.
Gioele Micali, Delegato AIS Taormina
MEdoc nasce da un’intuizione che è stata subito accolta da AIS Sicilia e che ha messo in moto un
complessa macchina organizzativa che ha coinvolto i vari ambiti dell’associazione. Un festa
dell’AIS Sicilia che desidera scrivere una pagina importante per la città di Messina. Un evento che
racchiude un areale produttivo con ben 3 DOC, Malvasia delle Lipari, Mamertino e Faro. Sono
forza reale del territorio. Sono i produttori gli attori protagonisti di questa manifestazione.
Camillo Privitera, Consigliere Nazionale AIS
C’è un legame assoluto tra il mondo del vino e quello dell’arte. Il vino, oltre ad essere la bevanda
piacevole che noi conosciamo ha quella dimensione e quello spessore culturale che altre bevande
non hanno. Sono felice di vedere i consorzi qui uniti, ma a loro dico che adesso inizia la vera sfida
che è quella di continuare a promuovere e valorizzare sempre più i prodotti di questo territorio.
Facciamo sistema tutti insieme e ognuno di noi faccia la propria parte.
Antonio Fusco, Presidente Ragionale AIS Calabria
Una manifestazione interessante che vede i sommelier lavorare per la divulgazione della cultura
del vini e che rafforza la tesi che noi sommelier siamo i primi comunicatori del vino, e farlo
all’interno di un teatro aggiunge valore a tutto ci . Oggi la Sicilia è avanti rispetto a tante altre
regioni sotto diversi aspetti, e il vino è un prodotto particolarmente trainante che da appeal a
questa regione.
Enza La Fauci, Presidente Consorzio Faro DOC
Presidente da pochi giorni. Quella del Faro DOC pu essere considerata una viticoltura eroica,
caratterizzata dalle pendenze dei Monti Peloritani. 47 anni di storia (1976) della Faro DOC, quindi
un’importanza storica per tutta la Sicilia. Un lavoro portato avanti da diversi produttori che con il
loro lavoro e la loro perseveranza hanno fatto un gran lavoro per portare i loro prodotti nel mondo.
Nel 2002 viene costituito il Consorzio Faro DOC e oggi il nuovo CdA vuole dare un supporto
specifico su diversi aspetti ai produttori. Faro oggi è un vino venduto in tante parti del mondo,
quindi un vino apprezzato anche oltre il nostro territorio. Al Vinitaly verrà presentato il nuovo CdA
del consorzio, il nuovo logo e il lavoro che intendiamo fare da qui in avanti.
Flora Modello, Presidente Consorzio Mamertino DOC
Il Consorzio Mamertino DOC ha iniziato i primi passi nel Dicembre 2018 per poi essere
ufficializzato nel Dicembre 2022. Il percorso che ha portato dall’ufficializzazione della DOC
Mamertino alla creazione del Consorzio non è stato facile ma stiamo facendo il nostro meglio per
far conoscere i nostri vini. Il Mamertino, differentemente da come si pensa, è molto conosciuto e
apprezzato all’estero. Ad oggi abbiamo 15 produttori che hanno aderito su 17, abbiamo richieste di
ingresso continue che valutiamo in funzione della presentazione da parte loro delle ultime tre
dichiarazioni vitivinicole, questo per evitare gli imbottigliatori e per tutelare gli stessi produttori.
Fabio Torrisi, Rappresentante Consorzio Malvasia delle Lipari DOC
Il Consorzio è nato nel luglio 2016, rappresenta una zona molto frastagliate, 160 ettari coltivati di
cui 60 a Malvasia delle Lipari. È un consorzio piccolo, composto da 12 produttori. Il nostro scopo è
quello di restituire a questo territorio il valore storico ed economico che ha avuto in passato, oltre a
quello di valorizzare le generazioni di coltivatori e produttori che negli anni hanno fatto un gran
lavoro e che sono gli stessi che sono presenti a questo evento.
Prof. Raffaele
Parlando di vino e salute stiamo vivendo un momento storico particolare. Non vi è dubbio che il
vino abbia una traccia culturale, ma quando si parla di traccia culturale bisogna che questo abbia
una valenza e che la si dimostri. In questo caso due cose sono inoppugnabili: la prima è la
millenaria storia, è questa senza dubbio è una traccia colta, illuminata. La seconda valenza sul
gustare e sul sentire verte su alcuni studi di medicina e neurofisiologia; in particolare questi studi
cervello che è ancora più complessa di quando si legge un libro o si faccia una associazione di
significati rispetto ad altri messaggi. Tutto ci comporta una complessità nel nostro cervello nel
recepire gli input ed è evidente che lo sia per un libro, per un brano musicale e ancora di più per un
assaggio di vino.
Qualche giorno fa, cliccando in rete le parole vino e salute, è venuto fuori che i primi due siti che
appaiono sono della Fondazione Veronesi ed entrambi hanno un tono talmente acre e di
demonizzazione nei confronti del vino che francamente fa quasi paura, diventando quasi
intimidatorio: alcol zero, comunque fa male.
Questo è il correlato di ci che sta succedendo con gli irlandesi, ovvero sulle note che dovrebbero
accompagnare i prodotti alcolici. Il problema per è che in questo caso ci sono dei contrappesi
anche perché fortunatamente la scienza è fatta di cose oggettive che bisogna conoscere. Faccio
un esempio, i danesi nel 1995 hanno fatto uno studio coinvolgendo 13mila persone, e dividendo a
metà questo campione hanno scoperto che la maggiore mortalità e la maggiore incidenza di
malattie cardiache era presente nei soggetti astemi rispetto all’altra metà del campione che invece
beveva e consumava alcolici, ovviamente in modo moderato.
Alcune nostre Università hanno condotto degli studi per cui avrebbero ancora una volta confermato
della possibilità del potus.
Cosa vuol dire questo? Parlando di vino ovviamente significa che tutto questo innesca dei
meccanismi positivi, che sono i famosi antiossidanti, ovvero i polifenoli. Ma anche sostanze non
solo antiossidanti in grado di avere effetti e azioni, sul cuore e sul cervello, antiaggreganti ovvero
che inibiscono la cosiddetta aggregazione.
Tutti questi studi sono stati dimostrati ma c’è anche una contraddizione in tutto questo, perché i
polifenoli e gli antiossidanti di cui parliamo sono in particolare il resveratrolo, la coercitina che ha
un potere ancora più elevato come antiossidante, e anche la viniferina, 6 volte più potente del
resveratrolo. Cosa ci dicono la Fondazione Veronesi e altri presidi europei, che questi antiossidanti
hanno una voce talmente bassa da non essere significativi e quindi da non avere un’azione sulla
salute.
Peccato che nei loro studi non abbiano mai studiato la sinergia tra tutte le cose messe insieme. Se
c’è un’azione di diversi antiossidanti che agiscono in sinergia evidentemente questi si potenziano.
Da questo punto di vista ci sono tanti altri studi che ci dicono chi beve, parliamo di un paio di calici
per un adulto, ha un minor rischio cardio vascolare e adesso c’è anche un correlato con le malattie
neurodegenerative.
Ecco perché non riesco a capire cosa succede e perché alcuni voglio mettere queste note sulle
bottiglie di vino. Fondamentalmente la risposta è, così come succede con le altre dipendenze,
perché si pensa che chi beve è comunque portato all’eccesso. Qui entra in gioco la gioventù e
l’uso che fa questa dell’alcol, che non è quasi mai fatto di vino, quindi c’è una speculazione a
questo proposito. E ancora peggio c’è uno studio che ci dice che i giovani sotto i 25 anni non sono
in grado di avere capacità critica in merito a ci che fanno. Mi pare che dire una cosa del genere
sia un po’ esagerando.
In tutto ci ritengo che un paio di cose dovrebbero essere evidenziate. Primo, nel mezzo sta la
virtù: l’etanolo a bassissime dosi è meraviglioso, per pu diventare un problema in dosi eccessive.
l’effetto etanolo negativo, e queste sono cose importanti che vanno dette. Una seconda sinergia
sta nel cosa bevo, cosa mangio e quanto mangio.
Per chiudere dico che per tutto c’è qualcosa di negativo, anche per chi assume vino, ma la mia
impressione personale è che stiamo vivendo un puritanesimo di troppo. Non si pu demonizzare
chi, per esempio, fuma sigarette nei parchi di New York e non dire nulla su chi mangia da
McDonald’s mettendo tante di quelle salse nel panino tali da procurare un carcinoma gastrico.
Un’ultima valutazione la faccio sulla vera cultura del vino. Spesso il vino nei locali è un vezzo per
chi ha più mezzi e più capacità di spesa, e non un prodotto per veri appassionati e intenditori.
Questo per dire che ancora oggi manca una profonda cultura dell’assaggio e che su questo c’è
tanto da fare.
Giovanni Mormina
Montignac diceva “bisogna imparare a bere e a bere bene per mantenere il proprio corpo in
salute”. I ricercatori dell’OMS, ancora prima del ’95 (rifacendosi allo studio danese mansionato dal
Prof. Raffaele), cercarono di comprendere le abitudini alimentari dei vari popoli. È venuto fuori che
gli americani mangiavano cibi molti grassi, e l’incidenza di contrarre malattie cardio vascolari era
molto alta. Di contro, i francesi che avevano lo stesso stile alimentare, a parità di tasso di
colesterolo, avevano un rischio minore di contrarre queste malattie, e questo fu attribuito al
consumo di vino, bevuto a pasto moderatamente.
Vincitori concorso :
MALVASIA DELLE LIPARI PASSITO
Premio Vino Top Virgona 2015
Premio Vino Innovativo Colosi Na ‘Jm 2020
Premio Vino Piacevolezza Punta Aria Quinta Espressione 2016
Premio Vino Gastronomico Fenech 2021
FARO
Premio Vino Top Palari 2015
Premio Vino Innovativo Cantine Bonfiglio Piano Cuturi 2015
Premio Vino Piacevolezza Az. Ag. Ciccolo Due Pini 2015
Premio Vino Gastronomico Tenuta Gatto Chiano Conti 2015
MAMERTINO BIANCO
Premio Vino Top Terre del Levriero Selene 2021
Premio Vino Innovativo Cantine Paone 2022
Premio Vino Piacevolezza Tenuta Moreri Guzman 2021
Premio Vino Gastronomico Gaglio Vignaioli Flora 2022
MAMERTINO ROSSO
Premio Vino Top Tenuta Gatti Curpanè 2011
Premio Vino Innovativo Vasari 2020
Premio Vino Piacevolezza Laudini Primo Jonico 2020
Premio Vino Gastronomico Cantine Lipari 2021
MAMERTINO ROSSO RISERVA
Premio Vino Top Vigna Nica 2019
Premio Vino Innovativo Guzman Tenuta Moreri 2019
Premio Vino Piacevolezza Cambria Mamertinum 2011
Premio Vino Gastronomico Antica Tindari Imperium 2016