I genitori della Direzione Didattica di Santa Teresa di Riva non ci stanno al dimensionamento scolastico che prevede per l’a.s. 2024-2025 l’eventuale assegnazione delle scuole dell’infanzia e primaria di Cantidati, Sparagonà e Bucalo all’Istituto Comprensivo di Roccalumera, con la conseguente soppressione della Direzione Didattica stessa.
A questo proposito, fanno sentire la loro voce attraverso una lettera, nella quale raccontano la storia della D.D. di S. Teresa di Riva, presente sul territorio sin dal 1923, sottolineando che accoglie i bambini non solo del paese ma anche delle zone limitrofe e offre loro un’ampia scelta di progetti scolastici ed extrascolastici, con annessi premi ottenuti in concorsi regionali e nazionali.
Lo scopo finale della lettera è sottolineare che la D.D. di Santa Teresa di Riva è una realtà radicata nel territorio e come tale deve rimanere aperta.
A seguire la versione integrale della lettera:
“Questa breve dissertazione è finalizzata a offrire una panoramica socio territoriale, alla luce delle
connessioni diacroniche tra passato, presente e futuro.
È il 1923 quando con la Riforma Gentile vengono istituiti i Circoli didattici e il territorio di Santa
Teresa diviene luogo elettivo per la creazione di una Direzione Didattica che avrebbe accolto gli
studenti delle aree litoranee, ma anche e nonostante le distanze, dei paesi collinari.
Questa scuola abbraccia un Secolo di storia, un numero indefinito di tumulti sociali, guerre che
hanno lambito il territorio, trasformazioni economiche rilevanti con il passaggio dalla povertà
estrema al benessere generalizzato, alla globalizzazione e alla digitalizzazione della vita umana. Da
ultimo, ma non meno importante, è una spaventosa Pandemia.
L’alfabetizzazione diffusa ha migliorato la condizione dei bambini e delle loro famiglie, creando
prospettive di futuro e aiutando a comprimere situazione di esclusione morale e materiale. Difatti se
la povertà è intergenerazionale, lo è anche la sete di conoscenza e l’investimento nell’istruzione. Si
può con certezza affermare che tra i Nonni e i nipoti, ci sia stato un passaggio di consegne, tale che
tra insegnanti e alunni che è traversale al semplice rapporto maestro/studente, ma si è confermato
come legame solidale e di fiducia nell’ istituzione e nelle persone che la rendono vita, rafforzando il
ruolo della Comunità Educante.
La scuola si è sempre aperta al territorio, dialogando con il Terzo Settore, con le professionalità più
all’avanguardia; ha lavorato per il contrasto alle povertà educative e minorili, incentivando momenti
di supporto alla didattica, laboratori di lingua, di musica, progetti di inclusione, ha reso vitale il
Carnevale Cittadino, ha implementato momenti di incontro con le aziende del territorio. Ha avviato
iniziative di interventi educativi in raccordo con la comunità dialogante, che apprende che ricerca
che si interroga insieme per raggiungere in sinergia con le famiglie di obiettivi di formazione delle
nuove generazioni dei cittadini, predisponendo all’inclusione, al rispetto dei diritti della persona,
innescando meccanismi positivi di dialogo, di confronto e imprimendo sicure capacità di sviluppo
della comunità. Sono molteplici le iniziative intraprese tale per cui non è possibile essere esaustivi in
questa sede.
Basti pensare che negli ultimi cinque anni La Direzione Didattica di Santa Teresa di riva ha registrato
un trend positivo nelle iscrizioni e nella partecipazione, riducendo al minimo il rischio di dispersione
ed evasione scolastica, grazie al rapporto fiduciario che si è instaurato con il corpo docente, con i
collaboratori e soprattutto per merito della Dirigente Maria Grazia D’Amico che si è posta in ascolto
dei bisogni espressi, singoli e collettivi, non mancando mai agli appuntamenti di accoglienza,
programmazione e partecipazione alle attività in cui coinvolgere alunni e famiglie.
Se la scuola deve essere considerata come una piccola azienda allora i risultati in termini di
economicità, efficienza ed efficacia sono stati pienamente raggiunti e sono ampiamente verificabili e
trasparenti.
Un numero di iscritti sostanzioso, nonostante nella Valle d’Agrò siano presenti altre istituzioni
scolastiche che lavorano altrettanto bene; trend positivi per la partecipazione ad attività
extrascolastiche, premialità ottenute nei concorsi regionali e nazionali da parte dei piccoli studenti,
curiosi e stimolati nell’apprendimento.
Difatti se la pandemia in altri contesti ha ampliato il divario e determinato l’esclusione dalla vita
sociale di un numero elevato di bambini, nel nostro contesto didattico ciò non è avvenuto, grazie al
radicamento nel quartiere, alla conoscenza della sua storia, al rafforzamento dei legami di prossimità
che ha permesso di evidenziare le criticità e di esporre soluzioni adattive.
In un momento storico globale in cui si era smarrita la strada di casa quella della nostra scuola è
rimasta aperta per fare in modo che nessun bambino rimanesse solo. Pertanto certi di una vostra
visione lungimirante chiediamo di poter godere dell’attuale stato di cose, nella consapevolezza che
bisogna rifuggire le frantumazioni in molteplici identità contrapposte e conflittuali, che
comporterebbero un vuoto di confronto autentico nel quale potrebbero radicarsi forme di esclusione
sociale e di violenza.
Miriamo invece a potenziare la comunità dialogante, certi che la resilienza trasformativa che
abbiamo manifestato nell’ epoca post COVID sia punto di forza per guidare i cittadini del futuro verso
i principi di equità sociale, di non discriminazione, di sviluppo sostenibile e di comunità seguendo la
direzione impressa dell’Unione Europea. Dunque non dividere, ma premiare le realtà virtuose, quali
noi siamo. Grazie per averci ascoltato fin qui.
Il cittadino che aiuta gli altri è la consolazione della patria. (Publilio Siro)
Comitato spontaneo di genitori
della Direzione Didattica di S. Teresa di riva ( ME)“