Alì Terme: nell’anniversario della morte di Madre Morano rivissute le sue importanti tappe attraverso l’arte

Articolo di Orazio Leotta


Alì Terme. Mercoledì 26 marzo, nell’anniversario della morte di Madre Maddalena Morano, le F.M.A. dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Alì Terme hanno ripercorso assieme alla cittadinanza le tappe della Beata torinese nei suoi primi anni di permanenza nella cittadina termale aliese. Un itinerario, tra arte e spiritualità, suddiviso in cinque tappe, quelle più significative dell’operato di Madre Morano assurta recentemente a patrona dei catechisti dell’Arcidiocesi di Messina. La partenza della carovana ha preso il via dalla spiaggia, primo luogo educativo della salesiana ove incontrò le prime bambine a cui furono dispensate le prime nozioni di catechismo e dove apprese pillole di saggezza dai dialoghi coi numerosi pescatori del luogo. E poi le altre quattro simboliche tappe ovvero l’orto che rappresentò all’epoca fonte di sostentamento di tante famiglie povere del paese; la stazione ferroviaria: un crocevia che ha visto passare tante ragazze che venute da ogni parte della Sicilia confluivano nel Collegio per formare la loro mente, il loro cuore e lo spirito; l’Istituto, ove è stato profuso l’impegno per la formazione carismatica delle prime giovani Figlie di Maria Ausiliatrice ed infine l’incontro con una giovane d’oggi simbolo delle giovinezze di ogni tempo e dei modelli di crescita sociale e spirituale sia pur percepiti in maniere differente nel corso dei decenni. Ciascuna di queste tappe è stata accostata ad un momento artistico: nel primo caso all’esibizione di una cantante locale che si è cimentata ne “Il pescatore” di Fabrizio De Andre’ e poi via via all’esposizione della copia del “Seminatore al tramonto” di Vincent Van Gogh; alla recita della poesia di Alda Merini dal titolo “Lavandaie”; a un video e una coreografia che rimandava a una sequenza del film “Kaos” dei fratelli Taviani e infine alla testimonianza e al canto di una giovane de “La Sera dei Miracoli” di Lucio Dalla. La serata si è conclusa in Santuario con la celebrazione del Vespro presieduto dal rettore don Salvatore Di Blasi.