Articolo di Orazio Leotta
Fiumedinisi. Si è tenuto nel tardo pomeriggio di sabato scorso all’interno del Santuario di Fiumedinisi l’incontro-convegno denominato “Il culto e la devozione mariana nell’Anello del Nisi” organizzato dall’omonima associazione. Un evento inserito nell’àmbito della giornata dei “Cammini di Sicilia 2025” che ha visto alternarsi qualificati relatori i cui interventi sono stati moderati dalla giornalista Lucia Gaberscek. Dopo i saluti istituzionali porti dal presidente del succitato sodalizio dott. Pietro Cozzo; del sindaco di Fiumedinisi Giovanni De Luca; del parroco Padre Angelo Isaja e dal delegato al Turismo e al Tempo libero della Diocesi di Messina, Padre Francesco Broccio, si sono susseguiti gli interventi dei relatori accreditati. Il Vicario generale dell’Arcidiocesi di Messina, mons. Cesare Di Pietro, ha illustrato i punti principali che motivano la così diffusa devozione a Maria fra i quali la singolare dignità del suo essere al contempo madre, figlia e sposa; la sua cooperazione con Cristo nello svolgimento delle sue opere di salvezza; la sua incessante ed efficace intercessione; la sua missione all’interno del popolo di Dio ed infine la gloria che nobilita il genere umano. “Non si può essere cristiani senza essere mariani” ha puntualizzato l’alto prelato ricorrendo anche a passaggi tratti dal Lumen Gentium di Papa Paolo VI o al Vangelo di Giovanni e finanche agli scritti di Giovanni Crisostomo. A seguire, suor Maria Pisciotta, direttrice dell’Istituto delle FMA di Alì Terme, ha ripercorso le tappe delle salesiane in Sicilia facendo partire tutto dal legame tra Don Bosco e la figura di Maria e infine lo storico locale Carlo Gregorio che ha ripercorso le varie fasi del culto di Maria nella riviera ionica messinese da San Paolo e la Lettera portata a Messina da una delegazione che nell’anno 42 aveva fatto visita a Maria in quel di Nazareth fino ai giorni nostri con particolare rilievo data alla Vara che nel prossimo mese di agosto, dopo nove anni, sarà rappresentata a Fiumedinisi.